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Dal 07/02 – “Ocean terminal” al Teatro Due

OCEAN TERMINAL

tratto dall’omonimo romanzo di Piergiorgio Welby
curato da Francesco Lioce
per Castelvecchi Editore
adattamento drammaturgico Francesco Lioce e Emanuele Vezzoli
movimenti scenici Gabriella Borni
disegno luci Claudio Coloretti
interpretato e diretto da Emanuele Vezzoli
produzione Fondazione Teatro Due

 Teatro Due
7 e 8 febbraio, ore 20.30
9 febbraio, ore 16.00

“Non esiste un’arte privata, un artista ha l’obbligo morale di incidere sulla realtà”. Ne era convinto Piergiorgio Welby, intellettuale e attivista per i diritti dell’uomo, impegnato per il rifiuto dell’accanimento terapeutico a partire dalla sua condizione di malato, prigioniero di un corpo attaccato alle macchine che lo hanno mantenuto in vita artificialmente fino alla fine. È dalla sua vita, dalla sua lotta e dalla sua arte che prende le mosse lo spettacolo Ocean Terminal, interpretato e diretto da Emanuele Vezzoli, artista che da anni fa parte dell’Ensemble Stabile Teatro Due, tratto dal romanzo pubblicato postumo di Piergiorgio Welby con la cura e la collaborazione all’adattamento drammaturgico di Francesco Lioce.

Lo spettacolo sarà presentato al pubblico a Teatro Due il 7 e l’8 febbraio alle ore 20.30 e il 9 febbraio alle ore 16.00.

Ocean terminal è un progetto teatrale che solleva temi di grande profondità attraverso un materiale letterario e scenico intimo e toccante: dall’infanzia cattolica alla scoperta della malattia, fino all’immaginario hippy e alla tossicodipendenza, passando attraverso gli squarci di una Roma vissuta nelle piazze o nel chiuso di una stanza, lo spettacolo riavvolge il nastro della vita di Welby, adottando un linguaggio babelico che colpisce per originalità e potenza, in un susseguirsi di toni lucidi e febbrili, poetici e volgari.

Dalle bellissime pagine, di rara intensità, di scavo interiore, sintesi letteraria dell’esistenza di questo importante intellettuale, pittore e fotografo, è nata l’idea e l’esigenza di far conoscere, attraverso il palcoscenico, chi fosse: un condannato a vita in cui forte è il conflitto tra l’abbandono della speranza e l’inno alla vita, in un corpo che diviene ogni giorno di più un abito sgualcito e che, come in Lasciatemi morire, esprime l’insofferenza di colui che assiste da spettatore a un dibattito di cui è, invece, involontario protagonista.

Ocean Terminal, ha scritto Adriano Sofri sulle pagine di Repubblica, non è l’opera di uno che sta morendo, non è un testamento. È il diario di un uomo dalla passione e dal talento esuberanti.

Senza dubbio offre anche un’ occasione preziosa per portare avanti il dibattito pubblico su temi scottanti della nostra attualità politica, scientifica ed etica, temi che coinvolgono non solo i singoli quando direttamente interessati dal dolore e da gravi scelte individuali, ma la collettività intera chiamata a fare scelte comuni.

PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: BIGLIETTERIA DI FONDAZIONE TEATRO DUE:
TEL. 0521/230242
BIGLIETTERIA@TEATRODUE.ORG

WWW.TEATRODUE.ORG

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